La storia

Un gruppo di amici, ex ragazzi che giocavano insieme a calcio sui campi del Centro Tecnico di Coverciano con la maglia della Fiorentina e che poi hanno proseguito per le diverse strade della vita, chi ancora nello sport, chi altrove, hanno fondato l’Associazione GIGLIO AMICO Onlus nel 1996, o meglio hanno dato un nome e un riconoscimento a un loro crescente desiderio: fornire aiuto a chi si trova in condizione di acuta necessità anche perché non ha voce per richiamare l’attenzione su quanto ha più di bisogno.
Sul finire degli anni cinquanta quei ragazzi si erano incontrati sotto la semplice e schietta insegna sportiva del Nucleo Addestramento Giovani Calciatori (il famoso e rimpianto NAGC), intorno a due maestri, non soltanto di sport, come Cinzio Scagliotti e Alberto Baccani. Alcuni, non solo con la maglia gigliata, andranno avanti nella carriera fino ad arrivare addirittura in Nazionale (come Luciano Chiarugi e Andrea Orlandini), altri giocheranno stabilmente in squadre di serie A, B e C (Adriano Lombardi, Marzio Magli, Paolo Giusti, Leo Taccetti, Riccardo Vezzosi, Massimo Mannelli). I più rincorreranno una palla nei più disparati campionati.
Giglio amicoIl gruppo ha preso forma, sostanza e vitalità intorno a un compagno al quale una lesione alla spina dorsale aveva sottratto per sempre il pallone. Marco Viani è il nome di quel lontano ragazzo diventato uomo e anima stessa dell’associazione.
Nel 2007, per sua espressa volontà lascia la presidenza ad Alberto Panizza che a sua volta era stato l'ideatore di GIGLIO AMICO che attualmente conta circa sessanta soci. L'attività, di assoluto volontariato, si svolge attraverso manifestazioni non solo sportive il cui ricavato viene interamente e direttamente devoluto a chi si trova nelle condizioni di massimo bisogno. In sostanza si rivolge agli “ultimi”, grazie soprattutto alla collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Firenze che segnalano i casi più bisognosi.

L’Associazione si fa premura di promuovere iniziative dal costo più contenuto possibile aiutata in questo da storici e nuovi sostenitori che, coprendo le spese vive iniziali, permettono la totale destinazione dei proventi.

Si tratta di una ricerca di identità e di un modo di offrire una garanzia che prosegue rendendo pubblico, con la più vasta divulgazione, ogni relativo conto economico.


Per manifestare un particolare ringraziamento e riconoscimento alla persona che, attraverso il suo impegno, ha aiutato in maniera del tutto speciale l’Associazione a realizzare le sue manifestazioni viene assegnato, su indicazione del Consiglio direttivo, il premio “Amico di Giglio Amico”. In tale occasione è assegnato anche il premio “Giglio Amico” destinato a chi, nei vari settori di attività, offre una significativa testimonianza di partecipazione alla vita degli altri; a chi rappresenta col suo agire un esempio o un modello di bene; a chi interpreta e accresce, con ogni sua opera, il sentimento, lo spirito e il patrimonio di fiorentinità e toscanità.

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